Martino Genchi (Milano, 1982)
Formatosi nel corso di Arti Visive dell’università IUAV di Venezia, ha partecipato a Viafarini in Residence (2015), al Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti (2012), al programma di Atelier della Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia (2011), al Workshop Intensivo con Residenza della Fondazione Spinola Banna per l’Arte (2008). Ha esposto in numerose mostre in Italia e all’estero.
L’attitudine di Martino Genchi lo porta a confrontarsi con la creazione contemporanea in maniera trasversale, utilizzando media differenti a partire dalle indagini che di volta in volta persegue. L’arte è per lui lo strumento attraverso cui l’umanità esprime la sua propria volontà di avventurarsi in territori inesplorati. Questa visione lo porta a creazioni originali, immagini, oggetti, ambienti e performance in cui la messa in questione dell’idea di limite è spesso centrale. A volte si tratta di limiti fisici veri e propri come i muri stessi di musei e gallerie che l’artista perfora o attraversa con oggetti interrompendone la staticità e l’equilibrio, altre volte si tratta di limiti formali, intellettuali o
sociali. I suoi interventi possono prendere forme diverse da geometrie potenzialmente estese all’infinito ad oggetti legati all’idea di cuspide. Sono azioni al limite della sovversione che l’artista utilizza per scardinare meccanismi percettivi automatici ma solo apparentemente scontati. Si tratta di espressioni di un’idea di tensione o intensità che pervade il mondo rendendolo dinamico e aprendolo all’evoluzione.